"Nippon Kaigun. Storia della Marina Imperiale Giapponese", di Mario Ragionieri.---- Recensione

Come primo articolo, ho pensato di scrivere una recensione di questo libro.
 

In primo luogo, devo dire che la storia del fronte dell 'Estremo Oriente ( Non vi fu solo il Pacifico,non scordiamolo mai. ) della Seconda Guerra Mondiale mi interessa particolarmente. Il motivo é presto detto: fu qualcosa di enormemente diverso rispetto al fronte del Mediterraneo e a tutto quello che accadde sul suolo Europeo e nell' Oceano Atlantico. Si videro molte battaglie aeronavali, che misero in luce come ormai le corazzate fossero sulla via del tramonto, per quanto riguarda il potere marittimo. Quest' ultimo passò alle portaerei, dato che erano ( e sono ) in grado di far in modo che l' aviazione imbarcata possa colpire in più punti, anche lontani. Ovviamente, tutto avviene per una serie di fattori, tra i quali spicca la capacità dei comandanti a terra e di quelli in mare.

Torniamo al libro: la prima parte é descrittiva di tutte le unità operanti con la Marina Nipponica. Si va dalla portaerei alle più piccole imbarcazioni, senza trascurare i sommergibili. Certo, i dettagli sono molti ed é facile far fatica a proseguire, ma ne val la pena. Seguono poi vari capitoli sulla guerra, sul ruolo dell' economia, la motivazione delle truppe, aspetti sulla mentalità dei contendenti, l' importanza della pianificazione, le descrizioni di alcune campagne in particolare e altro ancora, il tutto  seguito dalle considerazioni dell' autore.


Che dire? Sicuramente, quest' opera dell' amico Mario ( Ascciuro che la recensione non ha secondi fini.) é uno dei libri che più consiglio, dato che consente di viaggiare nel tempo  e di fare una delle esperienze più interessanti possibili. Non dimentichiamo che la lettura consente di utilizzare la mente per viaggiare nel tempo e nello spazio.


Buona lettura a tutti/tutte! 😃






Commenti

  1. Analisi interessante. Non sapevo che la guerra aereonavale nel Pacifico fosse tanto condizionata dalla logistica.

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  2. Io ho definito la logistica come "Imperatrice della Guerra".Pensiamoci bene: come si può pensare di mantenere un territorio occupato senza un adeguato sistema che garantisca rifornimenti di ogni tipo? I giapponesi vollero occupare quante più isole era loro possibile fisicamente, commettendo un gravissimo errore.

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    1. I Giapponesi volevano fare un anello esterno di contenimento ai territori e alle isole sotto controllo imperiale. La distribuzione della flotta americana a Pearl Harbour doveva metterli in condizioni di vantaggio sull' antagonista di oltre oceano.

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  3. Vero. Ad ogni modo, pretendere di occuparle tutte causò enormi problemi logistici.

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